Situato a 3 km ad Est di Volterra, il Monte Voltraio emerge e si differenzia dal paesaggio argilloso circostante col suo inconfondibile profilo pressoché piramidale dovuto alla sua costituzione geologica in sabbie e calcari arenacei che danno luogo, sul lato più orientale del rilievo, ad una vera e propria scarpata rocciosa verticale . Proprio in virtù di tali caratteristiche naturali (che ne garantivano dunque una facile difendibilità da ogni versante, rendendo la spianata sommitale praticamente inespugnabile), questo piccolo rilievo (458 m.) divenne sede di un insediamento fortificato a controllo delle vie di transito provenienti dal territorio senese e dalla Val dEra.
Le prime notizie su questa fortificazione risalgono al 967 attestandone la proprietà ai vescovi di Volterra, che vi esercitò la propria signoria fino alla prima metà del XIII secolo quando il castello divenne oggetto di vertenze e di contese col comune di Volterra che lo assalì nel 1218 e che, dopo alterne e prolungate vicende belliche, finì per ridurlo sotto il proprio dominio (1252). Conquistata dai fiorentini nel XIV secolo, la rocca fu quindi restituita ai volterrani, che ne reclamavano la proprietà, a condizione che fosse smantellata; assalita nuovamente dai volterrani nel 1427 fu infine danneggiata irrimediabilmente nel 1433 dalle masnade al seguito di Niccolò Piccinino
Oggi rimangono solo pochi resti visibili, parti di torri, della cinta muraria, della pieve e delle abitazioni. Gli edifici più importanti si trovavano sulla sommità della collina, mentre la pieve ed il borgo, a loro volta circondati da una cinta muraria, erano sulle pendici.
Nella prima metà del Duecento, quando il territorio del comune di Volterra contava circa 7.000 abitanti, la rocca e il borgo di M.Voltraio ospitavano circa 1.000 persone: una prova ulteriore del ruolo rilevante svolto da questo insediamento nellorganizzazione e nel controllo di una zona strategica del territorio volteranno durante il Medioevo. |