Nella prima fase distensiva che interessa la Toscana durante il miocene, siamo tra 9 e 7 milioni di anni fa, nellarea attualmente interessata dalla Riserva Naturale di Berignone e dal contiguo bosco di Tatti, si forma un bacino lacustre in cui confluiscono vari corsi dacqua e vi scaricavano i loro depositi: il risultato che attualmente possiamo ammirare, in particolare nella valle del botro al Rio, è un potente accumulo di sedimenti, prevalentemente composti da una matrice rossastra che include clasti, più o meno arrotondati, ordinati selettivamente a seconda della loro distanza dalla foce.
Imponenti pareti emergono nella vegetazione, a formare luoghi di grande interesse naturalistico e paesaggistico.
La colorazione rossa, dovuta alla presenza di ossidi di ferro, fa pensare che laccumulo del materiale sia stato esposto per lungo tempo in ambiente subaereo secco, fenomeno che può essersi verificato a seguito di un possibile abbassamento del livello dellacqua del bacino. |