Calanchi (secondo alcuni autori deriverebbe dal latino calare che significa chiamare), Biancane (definite così dal geologo G. Stefanini -1914- per laspetto biancastro che presentano).
Calanchi e biancane rappresentano caratteristici fenomeni erosivi della Val di Cecina, generati principalmente dalleffetto dilavante dellacqua meteorica.
I calanchi sono facilmente identificabili come un'area, generalmente con contorno a ferro di cavallo, costituita da un sistema di solchi o di vallecole, con i fianchi estremamente scoscesi e denudati, separati gli uni dagli altri da sottili creste argillose con un profilo molto scosceso. Sono quasi sempre presenti solo su versanti meridionali.
Le biancane si presentano invece come piccole cupolette argillose con unaltezza che non va oltre i 10 metri, con aspetto crostoso e biancheggiante, dovuto ai fenomeni chimici che si verificano per effetto della pioggia e del sole sulle argille affioranti.
Localizzazione:
Le strutture descritte sono visibili facilmente in tutto il Volterrano e ne caratterizzano il paesaggio in particolare nell'Alta Val d'Era e nella Valle del torrente Fosci; piccoli calanchi, sono visibili anche nella bassa Val di Cecina, tra Montescudaio e Guardistallo. Un occhio attento può comunque cogliere questi tratti morfologici un po ovunque nella Val di Cecina, laddove affiorano le argille.
Nei comuni di:
Tutto il territorio della Comunità Montana, in particolare il comune di Volterra
Modalità di Fruizione:
Tra i punti più significativi, inauto a Volterra, in località San Cipriano sulla SR 439 dir, nei pressi della omonima chiesa e del laghetto adiacente, raggiungibili con una breve diramazione su strada sterrata; dalla Statale 68, tra Saline di Volterra e Volterra, è possibile osservare le biancane. (punto n° 6 della carta dei Geositi della Alta Val di Cecina, 1:50000).
Viste suggestive di calanchi anche dalla strada che collega la SR 68 con Mazzolla.