Lintera area di Monterufoli, ricompresa nella Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli, grazie alla diffusa presenza di ofioliti, è interessata da numerose e diverse mineralizzazioni, prime tra tutti quelle che hanno dato origine alle attività estrattive di rame, come la |Calco pirite, bornite, calcocite e il rame nativo. Le numerose prove dellattività estrattiva in questarea, sono tuttora facilmente individuabili, anche se furono limitate, anche nel tempo, rispetto alla più nota Miniera di Montecatini. Esempio per tutti è la zona del Fosso Linari (Miniera del Caggio), dove tuttora sono visibili i ruderi degli edifici di servizio e alcune tracce di scavi. Presso Botticella, anche se con mediocri risultati, furono condotti ripetuti saggi ed escavazioni oggi testimoniati dalla presenza dei resti di un edificio. Anche al Carbonaione, sul versante nord di Poggio Montorsi, fu esplorato un filone di gabbro con due gallerie, ma la lista potrebbe essere ben più lunga. Nellarea di Caggio-Fosso Linari e alla confluenza del Linari col Trossa, furono impegnati i maggiori sforzi, sia ad opera della società livornese di Enrico Coioli, sia da parte della Anglo-Italian Mining Company; attraverso la realizzazione di diversi cantieri, si arrivò a costruire alcuni pozzi, sovrastati da costruzioni cilindriche, delle quali sono tuttora visibili alcuni resti, e tutta una serie di gallerie di collegamento.
Localizzazione:
Interno alla Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli
Nei comuni di:
Pomarance
Modalità di Fruizione:
I resti della miniera del Linari coincidono con il luogo di interesse n.17 della Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli.
Botticella è raggiungibile attraverso il percorso escursionistico n.9 segnalato nella Carta della vegetazione e dei sentieri delle Riserve Naturali", scala 1:15000.