Impronta con polpastrelli uniti di lupo italico

 

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 Lupo

L’ululato è forse la forma di comunicazione animale più conosciuta e inquietante, per chi non ha idea di che cosa sia veramente questa specie: la più affascinante e allo stesso tempo la più perseguitata di tutti i tempi. Chiunque pensi ad un branco di lupi, ne immagina almeno una ventina, chi pensa alla principale attività del lupo, crede ancora che mangi i bambini, chi prova a definirne le dimensioni, crede sicuramente che sia almeno il doppio di quanto sia in realtà. Ebbene…niente di più falso!

Un branco, in Italia, è composto in media da 5 - 6 individui; le prede sono costituite prevalentemente da ungulati selvatici ma non disdegna frutta, piccoli mammiferi e, se non c’è niente di meglio, addirittura visita le discariche; come ogni predatore, non ha l’abitudine di sterminare branchi di prede ma caccia accuratamente ciò di cui ha bisogno; infine…ha una tremenda paura dell’uomo! Nonostante la legislazione garantisca uno status particolarmente protetto, anche a livello internazionale, tuttora la persecuzione diretta da parte della nostra specie costituisce il principale fattore di mortalità del lupo, non solo a causa di danni effettivi, quali la occasionale predazione sul bestiame domestico, ma soprattutto per i notevoli retaggi culturali e i pregiudizi che si mantengono vivi. E’ plausibile ritenere che il lupo non sia mai definitivamente scomparso dalla Val di Cecina, neanche nella prima metà del secolo scorso, quando ha subito una drastica riduzione su tutto il territorio italiano: la vicinanza con le aree maremmane più interne, ha garantito un flusso relativamente continuo di individui in dispersione. L’analisi condotta su campioni di DNA ha portato alla conclusione che i lupi della Val di Cecina e la popolazione che comprende anche la Maremma, presentino similitudini con la popolazione dell’Appennino centro-meridionale e che esista un rilevante flusso genico tra le due popolazioni garantito da individui in dispersione che si spostano tra le due zone.

 Localizzazione:
Il territorio che occupa un solo branco di lupi oscilla dai 120 ai 200 km quadrati; complessivamente si può concludere che la zona della Val di Cecina, pur risultando periferica rispetto all’areale storico della specie, sembra ospitare un nucleo vitale di lupi, probabilmente un unico branco costituito da 4-5 elementi.
 Nei comuni di:
Volterra, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo
 Modalità di Fruizione:
Per riuscire a scorgere, seppure per un attimo, un lupo, occorre innanzi tutto essere molto, molto fortunati! Potrebbe capitare praticamente in qualsiasi luogo boscoso e poco praticato, vederlo fuggire, di notte, o estremamente sonnacchioso, di giorno: l’evento è rarissimo anche perché il lupo ha una tremenda paura dell’uomo e, i suoi sensi acutissimi (olfatto e udito in particolare), gli garantiscono la fuga ben prima che ci accorgiamo della sua presenza.
 Risorse collegate:
Capriolo, Muflone, Daino, Cinghiale, Riserva Naturale di Berignone, Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli


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