Il maschio adulto è caratterizzato dalle zanne sporgenti, meno evidenti nelle femmine. I branchi più appariscenti sono solitamente costituiti dalle femmine, accompagnate dalle cucciolate, spesso due successive. I piccoli, caratterizzati dalle tipiche striature, restano in un rozzo covo per alcuni giorni dopo la nascita, prima di seguire la madre. Come nel caso del Capriolo, anche per il cinghiale, le frequenti introduzioni di sottospecie alloctone, per motivi venatori, ha portato alla quasi definitiva scomparsa del cosiddetto cinghiale maremmano: larea faunistica Il giardino nel comune di Riparbella, si propone il mantenimento di questa entità, ma purtroppo la situazione sembra irrimediabilmente compromessa a livello genetico. La elevata prolificità del cinghiale ormai diffuso, ha fatto di questo ungulato la specie più abbondante del nostro territorio: chiunque si addentri noterà senza alcuna difficoltà le evidenti tracce lasciate sul terreno per la ricerca di cibo. Dato che si tratta di una specie praticamente onnivora, il cinghiale non disdegna frutti e visita, ahimè, di frequente, anche aree coltivate.
Localizzazione:
in tutta la Val di Cecina.
Nei comuni di:
Volterra, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo
Modalità di Fruizione:
vista la sua attività prevalentemente notturna, è facilmente avvistabile in campagna, soprattutto nel periodo estivo, a nutrirsi nelle aree coltivate, siano esse campi di grano o di mais, o vigneti! E comunque facile da osservare allinterno di tutte le Riserve Naturali della Val di Cecina e nella vicina area faunistica il Giardino di Riparbella.