Tulipano montano (Tulipa australis)

Periploca greca

Orchidea di Bertoloni (Ophrys bertolonii)

Il dittamo (Dictamnus albus) nella foresta di Monterufoli

Il Tasso (Taxus baccata) presente sia a Monterufoli che a Caselli

 

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 La flora della Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli

La Comunità Montana ha affidato al Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università di Firenze una ricerca analitica sulla flora della Riserva che verrà raccolta in un apposita pubblicazione divulgativa e che è già stata illustrata scientificamente in un articolo della rivista Webbia……..

Il testo presentato è tratto da un poster realizzato nell’ambito di tale ricerca.

La vegetazione
Bioclimaticamente l’area si colloca sulla soglia al limite fra regione mediterranea e regione europea, ed è caratterizzata da una discreta quantità di precipitazioni annue (c. 800 mm). Grandi estensioni di macchie sempreverdi e di boschi decidui coprono quasi ininterrottamente la Riserva. ll pregio biologico e naturalistico è incrementato dalla presenza di tipi di habitats molto differenziati, che ospitano elementi floristici e faunistici dalle più disparate esigenze ecologiche. Coesistono nella riserva zone molto aride e rocciose con vegetazione di gariga, forre profondamente scavate nelle coltri serpentinose, versanti freschi con rigogliose foreste decidue  mesofile, piccole zone umide naturali e ampi greti torrentizi con aspetti di vegetazione glareicola e igrofila molto ben conservati. Alcune tipologie vegetazionali sono peculiari della riserva, come ad esempio i ginepreti sugli affioramenti di serpentina e le  fitocenosi di rovere e alloro sempre su serpentino. Notevoli infine i nuclei di  taxus baccata, fra i più cospicui di Toscana, e i boschi termo-igrofili con il frassino ossifillo.
La flora
Dallo studio emerge che la flora è costituita da 773 specie, di cui solo 12 introdotte. Sono spontanee 14 pteridofite, 3 gimnosperme e 744 angiosperme, di cui 179 monocotiledoni e 565 dicotiledoni. Le famiglie più rappresentate sono, nell’ordine, Asteraceae, Poaceae e Leguminosae. Cospicuo anche il numero di Orchidaceae (29) . La flora si distingue per l’elevata diversità delle componenti ecologiche che contiene. Esistono infatti i seguenti gruppi principali:
1) flora  xerofila serpentinicola;
2) flora dei prati-pascoli argillosi semi-aridi;
3) flora della lecceta e delle macchie sempreverdi;
4) flora  nemorale dei boschi decidui;
5) flora igrofila degli ambienti umidi;
6) flora sinantropica (legata ad ambienti frequentati dall'uomo, come aree coltivate, pertinenze di fabbricati rurali, arginature,ecc).
A quest’ultimo gruppo appartengono piante in forte regresso rispetto al passato per i cambiamenti nelle tecniche agrarie. Esempi sono Bupleurum subovatum, Euphorbia falcata, Myagrum perfoliatum, Adonis annua, Consolida ajacis, Legousia speculum-veneris.


La flora degli affioramenti di serpentina: una flora specializzata e ricca di colori in ambienti inospitali.
I suoli che derivano da queste rocce si presentano assai inospitali alla vita delle piante e determinano l’instaurarsi di una flora e di una vegetazione del tutto particolare ed estremamente diversa da aree anche adiacenti ma con altro substrato geolitologico. Questo comporta la selezione di numerose entità specializzate (endemismi ecologici) e nello stesso tempo influenza le caratteristiche morfologiche e fisiologiche di tutte le piante che riescono a crescervi. Le caratteristiche per cui questi suoli risultano particolarmente ostici per la vita dei vegetali sono riassumibili in 4 punti:
1. Presenza di alte concentrazioni di metalli pesanti fitotossici; quali Nichel, Cromo e Cobalto;
2. Povertà di Calcio ed elevato contenuto di Magnesio;
3. Forte carenza di macroelementi nutritivi, in particolare Azoto, Fosforo e Potassio, indispensabili alla vita delle piante.
4. Caratteristiche fisiche negative, legate soprattutto al colore scuro che determina un eccessivo riscaldamento (nelle giornate estive si arriva al suolo a una temperatura di circa 60°), e alla scarsa capacità di trattenere l’acqua dovuta alle notevoli fratturazioni ed alla povertà di minerali argillosi.
Tutte le piante che vivono su questi substrati, sia quelle esclusive che quelle comuni ad altri ambienti, presentano numerose modificazioni morfoanatomiche che comunque si ritrovano spesso anche in altre situazioni difficili per la crescita. Tra le principali e più evidenti, ricordiamo il nanismo tipico di quasi tutti gli ambienti particolarmente aridi e caldi dove le piante, riducendo la crescita, formano dei veri e propri bonsai naturali, il maggior sviluppo dall’apparato radicale (sono state segnalate piante erbacee alte 15 cm. con quasi 2 metri di apparato radicale), il plagiotropismo (piante in gran parte appressate al suolo con fusti striscianti o forme a cuscino).

SulLe ofioliti della riserva sono presenti quasi tutti gli endemismi ecologici delle ofioliti di Toscana. Armeria denticulata, Alyssum bertolonii, Euphorbia nicaeensis ssp. prostrata, Thymus striatus ssp. ophioliticus, Centaurea paniculata ssp. carueliana, Satchys recta var. serpentinii, Stipa etrusca, Biscutella pichiana ssp. pichiana, Minuartia laricifolia ssp. ophiolitica. Localmente preferenziali di questo peculiare substrato sono inoltre: Onosma echioides, Iberis umbellata, Euphorbia spinosa, Plantago holosteum, Cheilanthes maranthae, Iris lutescens, Danthonia alpina, Artemisia alba, Teucrium montanum, Trinia glauca, Koeleria splendens, Carex humilis. Sono inoltre presenti specie di grande interesse  fitogeografico e conservazionistico a causa della loro rarità: Tulipa australis, Allium moschatum, Scorzonera austriaca, Cytisus decumbens. Sulle pendici scoscese detritico-franoso si trovano invece  taxa che mancano su roccia ofiolitica compatta, come Linaria purpurea, Campanula medium, Antirrhinum latifolium, Allium cirrhosum e Scrophularia canina. Altre specie significative sono Narcissus poeticus, Narcissus tazetta e Iris lutescens.


Gli ambienti umidi
I corsi d’acqua e le piccole aree a ristagno idrico (particolarità di Monterufoli) presentano un grado di naturalità molto elevato e ospitano una flora ricca ed interessante. Lungo le sponde dei torrenti troviamo stazioni relittuali di Periploca graeca, Carex grioletii,Vitis vinifera ssp. sylvestris (progenitrice di tutte le nostre viti coltivate), alloro Laurus nobilis, Hypericum androsaemum, Ficus carica. Altre specie significative sono Cirsium monspessulanum, Cirsium creticum, Linum maritimum, Scirpus cernuus, Juncus subnodulosus, Schoenus nigricans, Succisa pratensis, Frangula alnus. Nelle acque ferme sono presenti Cladium mariscus, Scirpus littoralis, Potamogeton lucens, Teucrium scordium ssp. scordioides, Glyceria plicata, Zannichellia palustris e altre igrofite.


Una flora ricca di specie tipiche di ambienti molto diversi. L’analisi della flora evidenzia una prevalenza di specie di collegamento fra le regioni mediterranea ed europea, in accordo con la collocazione dell’area al limite fra esse. Notevole, se considerata la bassa quota dell’area e la sua vicinanza al mare, la proporzione di specie con tendenze montane, come Campanula medium, Iris graminea, Tulipa australis, Epilobium dodonaei, Linaria purpurea, Trifolium rubens, Sanicula europaea, Pulmonaria picta e altre.

 Localizzazione:
Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli
 Nei comuni di:
Pomarance, Montecatini Val di Cecina, Monteverdi
 Modalità di Fruizione:
Tutta la rete escursionistica della Riserva con particolare riferimento ai sentieri natura: "Carta della vegetazione e dei sentieri della Riserve Naturali", scala 1:15000
 Risorse collegate:
Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli, Le ofioliti, Corsi d’acqua


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 PARTENDO DA:   

  Flora e vegetazione
 Boschi di rovere su serpentino
 Bosco di rovere di Tatti
 Garighe su affioramenti ofiolitici
 La flora della Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli
 Le Orchidee
 Le specie relitte

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