Frutti e piante di rovere

 

Sei in:   Risorse Ambientali > Flora e vegetazione
 Bosco di rovere di Tatti

Il querceto a rovere rappresenta uno degli aspetti vegetazionali naturalisticamente più pregevoli del bacino del Cecina ed una tipologia forestale poco diffusa in Toscana ed in tutta Italia.

Si tratta di un bosco a dominanza di latifoglie decidue  mesofile da molto tempo gestito ad alto fusto o comunque a  ceduo intensamente matricinato, prima utilizzato soprattutto per il pascolo del bestiame suino brado; è insediato sui versanti settentrionali della Macchia di Tatti, confinante con la Riserva Naturale di Berignone, con la quale va a costituire un unico ed esteso complesso forestale.

Una querce esigente.Tra le querce caducifoglie, la rovere (Quercus petraea)rappresenta la specie maggiormente esigente in termini di clima e di fertilità del suolo: sopporta male periodi di aridità prolungati estiva tipici dell’area mediterranea, necessita di un tenore di umidità piuttosto costante, soffre le gelate tardive. Trova perciò la sua massima diffusione (optimum ecologico) in ambienti  mesofili dal piano basale delle Alpi a quello Appenninico.

Un tempo era molto più diffusa. I disboscamenti a favore delle attività agro-pastorali avvenuti principalmente nei terreni più fertili, la massiccia diffusione da parte dell’uomo del castagno (Castanea sativa) nelle aree prima occupate da formazioni miste a dominanza di rovere, e le intense  ceduazioni che hanno impoverito notevolmente il bosco, hanno portato ad un forte restringimento del suo areale di vegetazione penalizzando la rovere a vantaggio di altre querce meno esigenti, come il cerro e la roverella.

Nella macchia di Tattti, la rovere è consociata al carpino bianco (Carpinus betulus), al pioppo tremulo (Populus tremula), all’olmo (Ulmus minor) e, in misura minore, al cerro, al sorbo domestico (Sorbus domestica), al ciavardello (Sorbus torminalis), all’acero campestre (Acer campestre), al melo (Malus sylvestris) e all’agrifoglio. Questi elementi forestali caratterizzano il bosco di rovere di Tatti in senso centro-europeo anche se la presenza sporadica di specie della “macchia”, nel piano arboreo ed arbustivo, indica che ci troviamo a stretto contatto con la fascia Mediterranea. Localizzati su versanti freschi e su suoli profondi con buona capacità idrica, i boschi di rovere presentano una ricca flora forestale arborea ed erbacea, organizzata in numerosi strati dei quali il più alto, dominato da Quercus petraea si colloca mediamente sui 20 metri di altezza con individui che possono superare i 25 m. Lo strato arbustivo è caratterizzato da Euonimus europaeus, corniolo (Cornus mas), biancospino (Crataegus laevigata), agrifoglio  ed altre. Molte le specie erbacee  sciafile e  mesoigrofile di tipo  nemorale fra le quali Carex digitata, Carex sylvatica, Anemone nemorosa, Melampyrum italicum, Lathyrus montanus, L. venetus, Sanicula europaea, Hepatica nobilis, Crocus vernus, Helleborus odorus, Viola reichenbachiana, a cui si associa un gruppo di specie debolmente acidofile quali Festuca heterophylla, Luzula forsteri, Genista pilosa, Veronica officinalis, e abbondante Physospermun cornubiense.

 Localizzazione:
Foresta di Tatti, contigua alla Riserva Naturale di Berignone
 Nei comuni di:
Volterra
 Modalità di Fruizione:
Vedi il luogo di interesse n. 10 della Riserva Naturale di Berignone.
 Risorse collegate:
Boschi di rovere su serpentino, Riserva Naturale di Berignone


 Esplora l'archivio



 PARTENDO DA:   

  Flora e vegetazione
 Boschi di rovere su serpentino
 Bosco di rovere di Tatti
 Garighe su affioramenti ofiolitici
 La flora della Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli
 Le Orchidee
 Le specie relitte

Comunità Montana Alta Val di Cecina © 2008. Vietata la riproduzione anche parziale.
Realizzato con il contributo di Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comunità Montana Alta Val di Cecina