Sulla sommità della collina dove si trova la città di Volterra sono stati condotti degli scavi archeologici che hanno portato alla scoperta di un complesso santuariale formato da templi ed altri edifici di supporto, con una continuità di utilizzo fin dal VII sec. a.C. e terminata con il III sec. d.C. Fin dalle origini della città l'acropoli - la parte più alta della collina - è stata sempre consacrata come luogo di culto per tutta la comunità che risiedeva a Volterra. Gli Etruschi sceglievano per i loro templi zone da cui si potesse vedere molto lontano lo per poter interpretare il futuro dai segni che comparivano nel cielo (uccelli in volo e fulmini).
Vari templi si sono suc ceduti nel corso dei secoli, ma i resti archeologici che possiamo adesso vedere in questo luogo sono i resti dei basamenti e degli edifici di servizio di due templi risalenti all'età ellenistica (III-II secolo a.C.). Questo doveva essere il periodo di maggiore frequentazione dell'area e vennero costruiti nuovi edifici e strutture di supporto all'attività templare.
Gli edifici etruschi erano costruiti in materiali facilmente deperibili come il legno e l'argilla che non sono sopravvissuti al passare del tempo. Per questo motivo oggi a Volterra, come in altri centri, non si vedono che pochi resti di quelli che erano in origine edifici suntuosi e riccamente decorati.
Indirizzo: Parco Archeologico Enrico Fiumi Volterra Orari: 16 marzo 1 novembre ore 10.30-17.30; 2 novembre 15 marzo ore 11.00-17.00 (sabato, domenica e festivi) |