Sono presenti 2 Sentieri Natura in grado di portare alla scoperta dei caratteri più peculiari del territorio. Tale scoperta è facilitata dalla presenza di punti di osservazione lungo il percorso, numerati ed indicati da piccoli pannelli, legati a particolari elementi naturalistici, storici o paesaggistici, la cui descrizione è sviluppata in apposite guide di facile consultazione.
NMC3 - L’anello di Poggio Castiglione.
Lungo il Torrente Ritasso tra gli arditi ponti ottocenteschi delle vecchia ferrovia mineraria.
E’ il percorso più significativo per scoprire gli importanti minerali della zona e per conoscere la storia mineraria di questa porzione delle Colline Metallifere. La prima metà del percorso, inizialmente immerso negli ecosistemi torrentizi dello Sterza e del Ritasso, ricalca un vecchio tracciato ferroviario per il trasporto dei minerali dalla Stazione di Villetta, capolinea di carico di una ricca miniera di lignite, alla località di Casino di Terra. Lungo il percorso si susseguono trincee scavate nella roccia e spettacolari ponti in pietra, il tutto inserito in ambienti ad elevata naturalità, con elementi relitti della flora terziaria e numerose specie endemiche delle serpentine.
Dopo una diramazione che conduce nella conca di Villetta si sale in direzione di Poggio Castiglione dove, così come nel fosso di Malentrata, si rinvengono minerali di magnesite, dolomite nella varietà miemite, quarzo e calcedonio, e le tracce del loro passato sfruttamento: aree di cava e discariche minerarie. Il tratto finale attraversa querceti ad alto fusto frequentati da ungulati.
GUIDA al Sentiero PDF 3079Kbytes A cura delLa Comunità Montana Alta Val di Cecina
NMC4 - Le ofioliti di Poggio Donato.
Nelle vaste foreste e nelle macchie della Valle del Rivivo, osservando il volo dei rapaci.
Il percorso permette di attraversare quasi tutti gli ambienti naturali della Foresta di Caselli: dal laghetto, con le circostanti aree agricole, ai rimboschimenti, alle forre fresche e umide, fino alla gariga riarsa e “lunare” di Poggio Donato. Durante l’escursione è possibile raggiungere alcuni dei luoghi più remoti e selvaggi della Riserva, particolarmente frequentati da lupi. Il primo tratto di sentiero attraversa un versante ove sono evidenti le tracce, antiche e recenti, dell’attività umana, come i vasti rimboschimenti, i pascoli ed i coltivi. Superato un crinale ci si immerge nella foresta, per poi raggiungere, con una breve deviazione, la forra del torrente Rivivo. Da qui una ripida salita permette di attraversare una rigogliosa lecceta e di raggiungere la tipica gariga su ofioliti, un ambiente particolare che caratterizza la vetta ed il crinale di Poggio Donato. L’agevole e panoramica via di ritorno attraversa nuovamente garighe, leccete, rimboschimenti ed aree agricole.
GUIDA al Sentiero PDF 2109 Kbytes A cura della Comunità Montana Alta Val di Cecina
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