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Località Golazze Aperte sul crinale tra Caselli e la Foresta della Magona

L'imponente rupe di Micciano

La cascata sul torrente Sterza nella foresta di Caselli

Il torrente Ritasso e gli antichi ponti della ferrovia lignitifera

Calcedonio

 

Sei in:  Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli
Geologia e geomorfologia
Percorrendo i numerosi sentieri della Riserva risulta evidente l’accidentata morfologia dei luoghi, caratterizzata da impervi versanti detritici, da suggestive forre o da affioramenti rocciosi ove è possibile osservare la ricca flora  endemica. Pur non raggiungendo quote elevate, con una altezza massima di 594 m del Poggio delle Carbonare, il paesaggio della zona è dominato da un’insieme di piccole alture isolate costituite perlopiù da rocce ofiolitiche, le cosiddette “rocce verdi” che hanno condizionato in modo marcato l’ecologia dell’intera zona. Una di queste rocce, la  serpentinite, che affiora in molte altre zone della Toscana, ha costituito per secoli la materia prima per abbellire, spesso in associazione con il marmo, numerosi edifici religiosi.
Le ofioliti (dal greco òphis = serpente e lithòs = pietra) sono costituite da rocce magmatiche, i  gabbri ed i  basalti, e da rocce metamorfiche, le  serpentiniti. Esse rappresentano un antico fondale oceanico, risalente a circa 180 milioni di anni fa, successivamente compresso e sollevato al di sopra del livello del mare in seguito ad imponenti movimenti della crosta terrestre. Tale origine è avvalorata dalla costante associazione di queste rocce con sedimenti detritici ed organogeni di mare profondo, quali i  diaspri o le Argilliti, con calcari Palombini, quest’ultime osservabili presso l’Aia al Cerro.
Percorrere il corso dei torrenti Trossa e Secolo, o attraversare i versanti del Poggio Corno al Bufalo, consente quindi all’escursionista di camminare sul fondo di un’antico oceano emerso, un’ esperienza unica che permette anche di scoprire, come nel Fosso dei Linari (Miniera del Caggio), le testimonianze delle attività di ricerca ed estrazione dei minerali cupriferi quali calcopirite,  bornite,  calcocite e rame nativo. Ulteriori siti minerari, legati alla ricerca ed allo sfruttamento del  calcedonio, della  magnesite e della  lignite, importanti manifestazioni idrotermali ed affioramenti fossiliferi di ambiente marino completano il ricco patrimonio della Riserva.

 


  Riserva Naturale di Monterufoli-Caselli
 Introduzione
 Geologia e geomorfologia
 Flora e vegetazione
 Fauna
 I segni dell'uomo
 Visitare la Riserva:
 Visitare "La Foresta di Monterufoli"
 Visitare "La Foresta di Caselli"
Cartografia Valdicecina
   



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